Image

Medicina Estetica Rigenerativa. Metodo Integra l’asse pelle-cervello

L’infiammazione della pelle che la porta ad essere visibilmente «anziana» è la stessa degli altri organi e contribuisce ai processi che ci invecchiano e ci fanno ammalare. La regia di questi processi che legano l’invecchiamento cutaneo a quello del resto del corpo si trova nel cervello, secondo recenti studi in neuroendocrinologia: l’ipotalamo e l’ippocampo, ricevono segnali dalla cute attraverso quello che si chiama asse pelle-cervello. Ad esempio, con eccesso di raggi Uvb (come accade quando si esagera col sole) l’ippocampo smette di produrre nuove cellule, avviandosi verso la senescenza. Quando ciò accade, anche al resto dell’organismo arrivano segnali pro-invecchiamento e si riduce, per esempio, la produzione di ormoni sessuali; addirittura, la ricerca, sta indagando per confermare che le molecole pro-infiammatorie liberate dalla pelle che si «accartoccia» nelle rughe, siano dirette responsabili di fenomeni di invecchiamento generalizzato.

È dunque sempre più importante prendersi cura della pelle.

Nel bagno di chiunque abbia più di trent’anni è difficile non imbattersi in una crema antirughe. La scelta è vastissima, ma funzionano davvero?

La risposta è no, o almeno non tutte e non a caso. Per la cosmesi bisogna analizzare in profondità la propria di pelle, valutarne i danni ed agire in modo mirato con il check up cutaneo. Quello che posso affermare con certezza è che serve costanza e prendersi cura della pelle fin da giovani, pulendola in maniera corretta: detergere la pelle ogni giorno con i prodotti più adatti al proprio tipo di cute è il primo passo per averla giovane a lungo. Con l’avanzare dell’età ritrovare tono e compattezza, idratare a fondo, minimizzare i pori dilatati, ridurre le macchie sono tutti interventi possibili che attenuano l’impatto dell’invecchiamento del nostro organo più grande, la pelle, su corpo e cervello.