Analisi dei distretti e sede dell'inestetismo

Valutare il viso o il corpo contestualizzando gli inestetismi nella loro sede di origine: nella pelle, nel grasso sottocutaneo, nel muscolo oppure nell'osso sottostante per capire quale terapia adottare.

Valutazione del grado personale di consapevolezza

Presa coscienza delle proprie caratteristiche e del proprio livello di accettazione per comprendere se si vuole ripristinare o cambiare.

Realizzazione di un cambiamento

Modificare una caratteristica non gradita del proprio corpo, porterà alla ridefinizione delle proporzioni e dell’armonia della nuova figura, consci della trasformazione.

Nel corso della vita il nostro viso ed il nostro corpo si modificano e vanno incontro a diversi cambiamenti visibili.

Con l’invecchiamento, la pelle si assottiglia e perde elasticità, il grasso sottocutaneo perde volume, mentre i muscoli perdono tono ed ecco che ci sono nuovi segni e nuove espressioni che si creano sul volto. Il corpo si trasforma, perde tonicità, aumenta il tessuto adiposo, peggiora la postura, le ossa si indeboliscono…

Ciò che invecchia sono le cellule e la loro capacità di riparazione. Questo processo inizia da subito, quando nasciamo la nostra cellula funziona al 100% quando moriamo essa si spegne. In questo percorso si potrebbe ipotizzare che una persona a 40 anni ha una funzionalità del 40% in meno di queste cellule. Non è così però. Ognuno di noi ha una genetica, alcuni invecchiano prima e altri dopo (a 40 anni posso mostrarne 35 o magari 50). Quello che occorre è ripristinare il buono stato di salute della pelle, del sottocute delle strutture muscolari e ossee in qualsiasi fase della vita.

Infatti, il Metodo Integra, ha la presunzione di portare il centro dell’attenzione sulla questione del rapporto tra estetica e verità, tra la struttura corporea atletica e giovanile e il cambiamento dovuto al tempo e alle vicende dell’esperienza del vissuto.

Lo scopo è quello di conservare al meglio le strutture del viso e del corpo che con il passare del tempo invecchiano ma, l’obiettivo è anche quello di far percepire al paziente che l’unicità di ognuno è già un indice di bellezza, soprattutto per i pazienti più giovani.

Tuttavia, il terzo principio del metodo, attua il cambiamento delle caratteristiche che il paziente non trova in sintonia con la propria immagine ma sempre e solo nel rispetto di proporzioni che inevitabilmente determineranno un nuovo aspetto di sé.