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Metodo Integra: L’uso inappropriato dei filler

L’eccessivo riempimento con filler dermici può provocare deformità del volto, infiammazioni, noduli dolenti e colorazioni scure della pelle (ipercromie). Questi danni possono essere permanenti e richiedere interventi chirurgici correttivi, compromettendo la funzionalità e l'estetica del viso.

 

L’aspetto gonfio e alterato che si nota su molti volti oggi è spesso il risultato di interventi “estetici” mal eseguiti. Si tratta di errori tecnici dovuti all’incapacità di correggere i volumi del viso in modo armonioso, senza appesantirne i lineamenti.

Quello che comunemente viene definito un “filler fatto male” porta a visi gonfi, innaturali e talvolta persino grotteschi. Non si tratta del normale gonfiore post-trattamento con acido ialuronico, che tende a scomparire nel giro di qualche ora, ma di un gonfiore persistente e duraturo.

 

Molte persone, guardandosi allo specchio e vedendo un viso svuotato o segnato, credono erroneamente che “gonfiarlo” sia la soluzione. In realtà, eseguire correttamente un filler significa restituire volume in modo mirato, senza eccedere.

La maggior parte dei pazienti ha aspettative semplici e realistiche, ma spesso non è consapevole di ciò che si può realmente ottenere con buon senso e buon gusto. Per questo è fondamentale chiarire un concetto: riempire non significa gonfiare, ma correggere, sostenere e ripristinare i volumi seguendo criteri di eleganza e proporzione personalizzati. Tutto questo lo si può e lo si deve fare con l’uso del LIPOFILLER che consiste nel prelevare tessuto adiposo da una zona del corpo del paziente (come addome o cosce) e, dopo averlo purificato, reiniettarlo in un'altra zona per ripristinare o aumentare i volumi persi.

 

I danni causati da un filler, sebbene spesso solo estetici, possono talvolta sfociare in complicanze più serie:

 

  • Deformità del volto: L'eccesso di filler può alterare le normali proporzioni del viso, creando un aspetto innaturale o sproporzionato.
  • Infiammazioni e complicanze: Possono insorgere infiammazioni ricorrenti, gonfiore e la formazione di cordoni duri e dolenti sotto la pelle.
  • Cambiamenti cutanei: Si possono verificare ipercromie, cioè zone con pigmentazione più scura, e altre alterazioni della pelle.

Il trattamento più indicato in situazioni del genere è l’utilizzo della ialuronidasi, un enzima capace di sciogliere l’acido ialuronico precedentemente iniettato.

La procedura consiste in microiniezioni mirate dell’enzima, che agisce degradando l’acido ialuronico e favorendone il riassorbimento, permettendo così di correggere gli effetti indesiderati, anche in modo rapido.

Tuttavia, le complicazioni da overfilled, possono lasciare esiti cicatriziali permanenti e possono essere complessi interventi chirurgici correttivi.

 

L’ overfilling syndrome deve essere in primis prevenuta con un’accurata selezione del paziente, dei materiali idonei alle aree da trattare ed iniettando volumi appropriati.

Bisogna avere una profonda conoscenza dell'anatomia facciale per poter iniettare un filler in modo sicuro e proporzionato.

La medicina estetica deve valorizzare il viso, non stravolgerlo. L'obiettivo non è la trasformazione, ma il miglioramento naturale.