Medicina Estetica / Tecnologie / Fototerapia
Utilizziamo le lampade Patterson e la Waldmann
L’effetto terapeutico delle radiazioni solari è noto da quasi 3000 anni tanto che gli antichi Egizi e le civiltà greco-romane curavano un’ampia varietà di patologie infiammatorie della cute attraverso l’esposizione ai raggi del sole. Nei moderni protocolli terapeutici la luce solare non è più contemplata sia per la sua estrema variabilità (mese, orario della giornata, condizioni meteorologiche, latitudine…) sia per l’impossibilità di stabilire corrette dosi di esposizione; pertanto si utilizzano specifiche fonti di luce artificiale emesse a dose controllata da lampade ad uso medicale.
La fototerapia (radiazioni uvb a banda stretta) ha numerosi benefici nel trattamento delle patologie cutanee e sistemiche.
Queste tecnologie utilizzano la luce per la cura di molte malattie, specialmente quelle della pelle, come:
I benefici della fototerapia sono diversi. Chi ne può usufruire riesce a recuperare alcune funzionalità dell’organismo, come il sonno, l’appetito e riscontra un miglioramento dell’umore in generale. Tutto ciò accade perché la luce riesce a stimolare nel cervello la produzione di serotonina, la sostanza che stimola il buonumore.
Sono possibili diversi schemi terapeutici variabili od adattabili a seconda della patologia che si andrà a curare e delle necessità cliniche od organizzative del Paziente.
Normalmente vengono effettuate dalle due alle quattro sedute settimanali per cicli di tre mesi ed affinchè si abbia risposta terapeutica è necessaria la massima regolarità.
Per chi non indossa gli appositi occhiali protettivi potrebbero verificarsi cheratite e congiuntivite.
Tuttavia si tratta di una metodica sicura, purché venga effettuata da mani esperte e con apparecchiature certificate.
La terapia di mantenimento dopo la remissione completa della patologia cutanea (per esempio, continuare con la fototerapia da una a due volte a settimana) per 2-3 mesi determina nella maggior parte dei casi un minor numero di recidive oppure recidive meno rapide. La terapia di mantenimento quindi può considerarsi utile purchè sia condotta in maniera continuativa, il che richiede una forte compliance da parte del Paziente.
Il trattamento, a seconda della patologia, prevede 2-3 sedute a settimana, in giorni non consecutivi. Il numero di sedute necessarie per raggiungere risultati visibili viene definito dallo specialista sulla base della tipologia di patologia, della gravità e del fototipo della persona.
L’irradiazione dei raggi UV avviene all’interno di cabine dotate di lampade monitorate elettronicamente e dura da 3 a 10 minuti minuti. Per il trattamento del viso l’irradiazione con lampada è di circa 20 minuti.
Si alcuni, come i contraccettivi orali, i farmaci cardiovascolar, i diuretici ecc. durante l’anamesi alla prima visita saranno chiesti gli eventuali farmaci assunti dal paziente.Sono fotosensibilizzanti anche alcuni farmaci in gel, in crema od in pomata.
Il range di costo va da 30 a 150 euro