Nelle sue manifestazioni più o meno gravi, l’acne non ha età. Ma, certamente, fattori scatenanti diversi. La più diffusa rimane la forma giovanile: colpisce l’80-85% degli adolescenti e la sua comparsa, in genere, coincide con la pubertà (13-15 anni). Questa malattia della pelle, tuttavia, può persistere fino ad accompagnare chi ne soffre oltre i 30-40 anni.
Si tratta di un’infiammazione dovuta a un eccessivo funzionamento delle ghiandole sebacee che circondano la base dei peli e producono il sebo, sostanza grassa che serve a proteggere la pelle.
Conseguenza dell’aumento di sebo è la formazione di una sorta di tappo nella parte superiore del follicolo, che impedisce l’eliminazione del sebo stesso e favorisce la comparsa di un piccolo rilievo biancastro, il comedone, che può essere chiuso “punto bianco” o aperto “punto nero”. Questa condizione diventa il terreno ideale per la proliferazione di batteri che prosperano nel sebo, favorendo l’infiammazione della pelle.
Premesso che la terapia deve essere personalizzata, e per questo dopo anni di esperienza, ho studiato protocolli mirati al tipo di acne, in linea di massima, quando le manifestazioni sono lievi, possono essere utili sostanze con azione esfoliante e seboregolatrici; nei casi intermedi può essere indicato associare anche degli antibiotici; nei casi più seri, invece, il farmaco vincente è a base di tretinoina, cha agisce rendendo la ghiandola sebacea meno sensibile all’azione degli ormoni. In pratica è come se disinnescasse la “bomba” spegnendone la miccia.
Molto efficace per tutti i tipi di acne si è rivelata anche una nuova terapia, la fototerapia a LED, che, sfruttando la lunghezza d’onda della luce blu, esercita un’azione antibatterica senza irritare la pelle. Inoltre, favorisce anche la riduzione della secrezione delle ghiandole sebacee e rende la pelle più pura.