I fillers sono sostanze con cui si possono attenuare solchi cutanei, rughe, difetti di volume e di profilo del volto, irregolarità del profilo, attenuare imperfezioni di vario tipo ed origine, come alcuni tipi di cicatrici. Il risultato che si vuole ottenere è una attenuazione di tali difetti, con un effetto estetico naturale e discreto, compatibile con un’immagine di sé sana e bella, ma proporzionata alla propria età, al proprio aspetto, conservando le proprie caratteristiche.
Un risultato è naturale, quando una persona dimostra al meglio la sua età curando i segni legati alla disidratazione, all’ usura ambientale (sole, UV, fumo, agenti ambientali) ed agli eventuali squilibri locali legati a perdite di volumi e/o sollecitazione muscolare o meccanica (es. solchi di espressione, rughe del sonno, solchi posizionali, conseguenze di cure dentali, traumi ecc).
I processi di trasformazione dei tessuti legati all’invecchiamento producono generalmente una riduzione dei volumi a causa del deteriorarsi delle fibre collagene ed elastiche, il tessuto adiposo del volto allo stesso modo, si riduce in modo particolare, più evidente in certi punti, meno in altri. Gli effetti più percepibli si osservano attorno agli occhi, attorno alla bocca, nella distribuzione dei volumi della guancia (guancia incavata), nella modificazione del profilo dell’arco mandibolare e del collo; nella caduta dell’arco sopracciliare, nella comparsa di solchi trasversali alla base del naso e verticali tra le sopracciglia (glabella), di solchi trasversali della fronte.
Con apposite piccole cannule, quasi indolori, il materiale di impianto (filler) viene iniettato con tecniche particolari, differenziate per aree anatomiche e tipo di problema da risolvere, a livello degli strati profondi della pelle e/o nel sottocute superficiale, in alcuni casi anche più in profondità, correggendo le depressioni e i difetti di volume. Alcuni materiali come SCULPRA o RADIESSE e la tecnica di impianto, possono inoltre stimolare essi stessi il rimodellamento dei tessuti, grazie ad una azione di supporto ai processi metabolici della pelle.
I fillers sono considerati fra i rimedi di prima linea nel trattamento dei segni dell’invecchiamento in combinazione con una ottimizzazione della idratazione ed eventuali metodiche complementari (botox, fotoringiovanimento laser, radiofrequenza, ultrasuoni).
Bisogna precisare che la tossina botulinica (Botox) non è un filler: non si tratta cioè di un materiale di riempimento, ma di un farmaco che ha da decenni impieghi molteplici e fondamentali in medicina, per lo più estranei alla sfera estetica. Dosi estremamente contenute del farmaco, inoculate con microiniezioni in punti precisi di alcuni muscoli del viso, hanno la proprietà di attenuare la forza di contrazione dei muscoli trattati, non solo riducendo la visibilità delle rughe di espressione (ad esempio, della fronte), ma anche rendendo più distesa e luminosa l’area trattata, illuminando lo sguardo, riducendo la caduta della palpebra e del sopracciglio laterale. La combinazione della azione dei fillers e della tossina botulinica permette di ottenere inoltre effetti di durata un tempo impensabili.
La durata dei risultati ottenuti dipende dalle caratteristiche dell’area sottoposta a trattamento, e dal caso ma si può prevedere la opportunità di 2 o 3 trattamenti all’anno per mantenere i risultati ottenuti.
Essendovi un range di possibilità di scelta rilevante di materiali e di tecniche, l’approccio più adatto secondo il Metodo Integra è legato in primo luogo alla precisione nella diagnosi, ovvero all’inquadramento dell’inestetismo nel contesto dei difetti strutturali della pelle e dei tessuti (valutazione del tipo e grado di invecchiamento delle pelle), che permette di stabilire se l’impiego di una particolare tecnica di impianto e di un particolare materiale di fillers è effettivamente idonea al caso.
La strategia per ottenere risultati efficaci e duraturi comprende l’approccio globale al problema, anziché limitato al singolo difetto.