Quando i trattamenti fisici (laser) e iniettivi non sono più sufficienti a ridare tono e freschezza al viso, si comincia a pensare al lifting. Ma non basta semplicemente cancellare rughe e solchi, occorre recuperare la geometria originaria del viso.
Ciascun viso è diverso dagli altri (conformazione ossea, tessuti molli, pelle), per cui cambia e invecchia in maniera diversa: la diagnosi e l’approccio con il metodo INTEGRA sono per questo personalizzati. La medicina e la chirurgia del volto sono tra le più delicate, perché richiedono grande conoscenza dell’anatomia, abilità ed esperienza chirurgica ma, soprattutto, grande senso estetico e delle proporzioni.
Quando una paziente chiede un ringiovanimento, e l’indicazione e’ il lifting, ciò che chiede è di ritrovare il suo viso di 10 anni prima, non chiede cambiamenti, non chiede di essere diverso. Il lifting chirurgico…
L’età in cui di più si ricorre a questa chirurgia è tra i 55 e i 65 anni. Tuttavia non è l’età il fattore determinante. Per effettuare un lifting bisogna avere la giusta indicazione…questo accade quando a causa dell’invecchiamento e della gravità, i tessuti molli del volto migrano verso il basso. I solchi naso-labiali sono profondi, le guance sono scavate, e il contorno del volto ha perso le linee della giovinezza. Il collo è molle, ha perso tonicità e non vi è più un angolo ben definito con il mento. Il platisma (un muscolo, ndr) ha formato due bande al centro del collo. Spesso è presente il doppio mento.
Il lifting completo
Non vi è una sola tecnica adatta a tutti i volti.
Il lifting completo, cioè che ricolloca nelle proprie sedi originarie muscolo e cute, è la tecnica che permette di sollevare e riposizionare muscoli e pelle del viso.
Con questo intervento si ridefiniscono il profilo mandibolare e del collo, con la scomparsa dei cordoni del platisma.
Il lifting del terzo medio
Il “Midface”, o terzo medio del volto, è la zona del volto che va delle palpebre inferiori fino alla bocca. In seguito ai normali processi di invecchiamento, il “cuscinetto adiposo malare”, che è un accumulo importante di grasso al di sotto delle guance, si assottiglia e si sposta verso il basso. Inoltre, anche le ossa della parte alta del volto e delle guance subiscono nel tempo un graduale assottigliamento. I muscoli perdono di tono. Questi cambiamenti, uniti ai fisiologici processi di invecchiamento della pelle, portano a una perdita di proiezione dei tessuti della regione zigomatica che può essere efficacemente ripristinata attraverso l’intervento di lifting del terzo medio del volto.
Il lifting del sopracciglio
Questo intervento è indicato per risollevare e riposizionare la regione frontale temporale e perioculare che è scivolata in basso con l’invecchiamento o per correggere inestetismi come le palpebre cadenti o le borse sotto gli occhi.
Il mini lifting
In questo caso viene mobilizzata la sola cute e non il muscolo. Il mini-lifting, infatti, è un intervento meno invasivo rispetto al lifting vero e proprio. Questo perché lo scopo del mini-lifting è solo quello di rafforzare e riposizionare il tessuto cutaneo che ha perso di tonicità, senza intervenire a livello dei tessuti più profondi.
I candidati ideali per questo tipo di interventi, appartengono ad entrambi i sessi e sono rappresentati da soggetti che presentano un rilassamento più o meno marcato e diffuso dei tessuti molli del viso, in particolare delle guance e della mandibola.
In generale più che per l’età anagrafica, la decisione viene presa sulla base dell’esigenza individuale di ogni paziente che presenti tali fenomeni.
Molte volte si tratta di pazienti che non sono invecchiati ma che hanno perso peso in seguito ad una dieta o per altri motivi: il viso, è una delle prime zone del corpo in cui si perde grasso e tono muscolare per questo può apparire appesantito e invecchiato anche in età non molto avanzata.