La visita dermatologica per il “controllo” dei nei, è una visita medica finalizzata a valutare lo stato di salute della pelle del corpo. Per la visita prevenzione melanoma si usa sempre la videodermatoscopia (o microscopia in epiluminescenza), ossia l’ispezione non invasiva delle lesioni pigmentate con un microscopio collegato a una sorgente luminosa (LED): il videodermatoscopio.
Questo, a contatto con la pelle, di individuare i segni del melanoma e di altri tumori della pelle, prima che siano visibili ad occhio nudo. Se si identifica all’esame videodermoscopico una lesione melanocitaria atipica (un neo “sospetto”), si consiglierà il controllo a tre mesi o l’escissione chirurgica della stessa per effettuare l’istologico e avere la diagnosi definitiva.
Al contrario se, come più spesso succede, l’esame clinico-dermoscopico non evidenzia lesioni sospette, si, procederà alla normale prevenzione annuale o si programmerà la cadenza con cui effettuare le successive visite, in base anche all’età e ai fattori di rischio dell’individuo.
La cosiddetta “mappatura dei nei” permette, attraverso l’archiviazione di immagini dermoscopiche digitali, di monitorare nel tempo le possibili modificazioni dei singoli nevi sospetti, rendendo più facile l’identificazione di quei melanomi precoci che potrebbero sfuggire anche all’esame dermoscopico e, per i quali l’evoluzione nel breve periodo (4-6 mesi) rappresenta un importante indizio per la diagnosi. Allo stesso modo, la videodermoscopia digitale permette di evitare al paziente di sottoporsi inutilmente alla biopsia di nevi che non mostrano modificazioni ai controlli successivi.
Combinata con l’acquisizione di fotografie di tutta la superficie corporea (total-body photography) poi, la videodermoscopia digitale consente di individuare con maggior sicurezza i nevi che insorgono là dove non ve ne era evidenza in passato, e sui quali potrebbe essere opportuno rivolgere maggiori attenzioni.