L’attenzione al proprio aspetto esteriore è un bisogno che l’uomo ha sia sin dall’antichità.
Sono infatti numerose le testimonianze di pratiche estetiche e cosmetiche che ci giungono sin dai tempi antichi. Ma come nasce la Medicina Estetica?
Nel 1973 a Parigi il medico endocrinologo Jean Jacques Legrand affianca per la prima volta la parola medicina all’appellativo estetica.
Questa associazione nasceva dall’intuizione che l’uomo è sano quando è in armonia sia con la propria dimensione fisica e mentale.
Con l’appellativo “estetica” Jean Jaques Legrand, si riferiva ad una branca dedicata non solo alla correzione degli inestetismi in sé, ma anche funzionale alla realizzazione di uno stato di benessere psico-fisico integrato.
Capirete pertanto, che diventa estremamente riduttivo considerare la Medicina Estetica una branca dedicata esclusivamente alla correzione estetica: il suo più nobile obiettivo voleva essere (ed è) il raggiungimento di un’armonia psico-fisica adeguata alla propria età, che consenta di vivere una vita più serena e in pace con la propria immagine.
I miei studi partendo da questo incipit, mi hanno portato a codificare un vero e proprio metodo in estetica medica, Il Metodo Integra che serve anche alla valutazione del grado personale di consapevolezza, alla presa coscienza del proprio aspetto e del proprio livello di accettazione per comprendere se si vuole ripristinare o cambiare alcune caratteristiche di sé.
Molte volte i pazienti sono insoddisfatti del proprio aspetto fisico da non riuscire a vedere oltre il difetto. Tuttavia, per la mia esperienza, risolvere il difetto fisico non deve e non può essere vissuto solo come futile vanità, il mio compito principale è migliorare la consapevolezza di sé e l’autostima del paziente.
L’estetica medica non è una branca della medicina così futile come la si vorrebbe far apparire, soprattutto banalizzando le procedure più richieste, e ancor peggio proponendole a prezzi stracciati.
L’errore del così diffuso ricorso superficiale alla Medicina Estetica ha come risultato (quasi sempre) quello di peggiorare aspetto e qualità di vita del paziente.
Una persona consapevole, educata all’estetica medica, si lascia guidare dal proprio medico ad accettare innanzitutto la propria unicità e a migliorare o cambiare con moderazione, giuste proporzioni e nessuna ossessione il proprio viso o il proprio corpo.
Perseguire la perfezione dei lineamenti, anche contro natura e le leggi del tempo nuoce sempre alla psiche e anche all’aspetto; si diventa ridicoli e invece di creare una forma di equilibrio e bellezza si accresce la propria insoddisfazione.
Il vero obiettivo del Metodo Integra è l’accettazione di sé, per poi aggraziare un difetto o alleggerendo gli inestetismi dell’età.