Dopo il periodo estivo ci ritroviamo ad avere la pelle del viso secca, talvolta con quella fastidiosa sensazione di “sentire tirare”, a volte con la sensazione di prurito e pizzicore che ci porta ad applicare una crema idratante magari presa in farmacia o in profumeria più volte al giorno per ripristinare un po’ di benessere cutaneo.
Per quale motivo la nostra pelle dopo il periodo estivo risulta disidratata?
Primo tra tutti il sole, che colpisce la nostra epidermide portandola per difesa ad ispessire lo strato corneo. D’estate la nostra pelle reagisce alla maggiore incidenza dei raggi solari ispessendo lo strato corneo, andando ad alterarne la funzionalità: automaticamente questo ispessimento comporta un’alterazione del pH e del film idrolipidico, le nostre naturali barriere di difesa che garantiscono idratazione ed elasticità cutanea.
Il clima torrido, il vento e la salsedine ci induce a fare più docce e a detergere la pelle in misura molto maggiore alla reale necessità andando a privare la pelle dei nutrimenti e delle naturali difese cutanee.
Ma cosa significa avere una pelle idratata?
Lo strato corneo, la barriera della nostra pelle, contiene un elevato contenuto di acqua, necessaria a mantenerla idratata e umettata garantendo quindi la sua elasticità e morbidezza. La presenza di lipidi (colesterolo, ceramidi e acidi grassi liberi) contribuisce sia ad impedire l’evaporazione dell’acqua che a legare una parte di acqua con la loro polarità idrofila. Un altro fattore idratante è l’NMF (Natural Moistorizing Factor). Nello strato corneo esiste anche una parte di acqua non legata alle proteine, detta acqua libera, che crea un flusso continuo verso l’esterno, contribuendo anche così, tramite l’evaporazione, al processo di termoregolazione. Tale flusso è detto anche TraEpidermal Water Loss (TEWL). L’intensità di questo flusso di vapore acqueo dipende dall’integrità delle sue componenti lipidiche e proteiche. Quando una o più di queste componenti sono alterate, la funzione di barriera viene meno e avviene un passaggio transepidermico di acqua, gas sostanze chimiche ed elettroliti.
Come si fa a ripristinare gli equilibri fisiologici della pelle?
Per ripristinare gli equilibri fisiologici cutanei, è necessario effettuare il check UP della pelle per:
· stabilire lo stato di salute della pelle attraverso parametri di misurazione come la temperatura, la sebometria, la phmetria ecc.
· giungere a una definizione del biotipo cutaneo
· programmare la scelta delle misure di igiene cosmetica da osservare (uso di cosmetici, appropriati al tipo particolare di pelle, necessità di fotoprotezione, ecc.)
· indicare i trattamenti (peeling, filler, biorivitalizzazione dermica, ecc.)
· valutare in seguito gli effetti dei trattamenti e dei dermocosmetici consigliati.
La valutazione dello stato della pelle e la prescrizione cosmetologica mirata che derivano dal check-up cutaneo sono utili a qualsiasi età, già a partire dalla pubertà.
La frequenza suggerita è ogni due anni in giovane età per passare a un controllo ogni anno all’approssimarsi della menopausa, quando la produzione di sebo diminuisce per motivi ormonali ed è necessario rivedere la protezione cosmetica.