È in arrivo l’estate e finalmente cominciano le vacanze: ma come dobbiamo comportarci per proteggere la nostra pelle quando ci esponiamo al sole?
Pochi sanno che l’abbronzatura è un meccanismo di difesa della nostra pelle, grazie ad essa, le cellule che sono in profondità, quelle più sensibili, non si danneggiano causando eventuali danni al DNA che sono alla base della formazione di tumori cutanei.
Ciascuno di noi dovrebbe essere in grado di capire il grado di sensibilità della propria pelle al sole. L’obiettivo è evitare le scottature, senza però dimenticare che il sole apporta al nostro organismo anche tanti benefici. Il principale è dovuto al fatto che l’esposizione ai raggi solari contribuisce ad attivare la vitamina D, importante perché fissa il calcio nelle ossa. Un’azione fondamentale per prevenire l’osteoporosi che, se una volta era un problema per lo più legato alle donne in menopausa, oggi riguarda anche persone più giovani, sia uomini sia donne.
Il diverso colore della pelle, degli occhi e dei capelli, dal punto di vista scientifico viene distinto in sei gruppi chiamati fototipi. I fototipi più chiari corrispondono alle pelli più chiare, quelle che sono incapaci di produrre grandi quantità di melanina in modo genetico e che per questo sono destinate a scottarsi per prime in caso di esposizione solare. Quelli più scuri, al contrario, sono caratterizzati da una maggiore capacità produttiva di melanina e per questo sono fisiologicamente più attrezzati alla protezione della pelle.
È possibile ottimizzare la scarsa produzione di melanina esponendo la propria pelle anche prima di andare in vacanza. Si tratta di prepararsi all’esposizione in modo graduale, iniziando da 15 minuti al giorno per la prima settimana, aumentando successivamente a 30 minuti per le successive, utilizzando sempre buone protezioni e favorendo la produzione di melanina anche con l’assunzione di integratori per via alimentare. Dopo circa un mese di tempo si potrà prolungare l’esposizione.
Questi accorgimenti eviteranno Il danno acuto e la scottatura, l’eritema che si sviluppa dopo un’esposizione incauta al sole. Il danno cronico, invece, è l’insieme di tanti danni acuti che si sono sviluppati nel corso degli anni mette a repentaglio la salute della pelle per lo sviluppo di tumori cutanei e per il precoce invecchiamento.
Ci sono tumori cutanei, tra cui il melanoma, che hanno una forte relazione con le scottature solari. La diagnosi viene posta durante la visita dermatologica accompagnata da un esame con videodermatoscopio, sino all’asportazione ed esecuzione di esame istologico in caso di dubbio.
Dal punto di vista della prevenzione bisogna investire sui giovani, evitando che si scottino fin dalla tenera età e fare in modo, quindi, che non abbiano conseguenze negative in età adulta o comunque più avanzata.
I migliori filtri solari oggi in commercio sono molto performanti e consento di proteggere la pelle dalle scottature senza impedire che questa si abbronzi.
Le pelli abbronzate si scottano meno ma comunque, bisogna proteggerle nelle ore centrali della giornata.